Nuova Riveduta:

1Cronache 16:37

Poi Davide lasciò là, davanti all'arca del patto del SIGNORE, Asaf e i suoi fratelli perché fossero sempre di servizio davanti all'arca, secondo le necessità di ogni giorno.

C.E.I.:

1Cronache 16:37

Quindi Davide lasciò Asaf e i suoi fratelli davanti all'arca dell'alleanza del Signore, perché officiassero davanti all'arca secondo il rituale quotidiano;

Nuova Diodati:

1Cronache 16:37

Così Davide lasciò Asaf e i suoi fratelli là davanti all'arca del patto dell'Eterno, perché prestassero continuamente servizio davanti all'arca, secondo le necessità di ogni giorno.

Riveduta 2020:

1Cronache 16:37

Poi Davide lasciò là, davanti all'arca del patto dell'Eterno, Asaf e i suoi fratelli perché fossero sempre di servizio davanti all'arca, secondo i bisogni di ogni giorno.

La Parola è Vita:

1Cronache 16:37

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

1Cronache 16:37

Poi Davide lasciò quivi, davanti all'arca del patto dell'Eterno, Asaf e i suoi fratelli perché fossero del continuo di servizio davanti all'arca, secondo i bisogni d'ogni giorno.

Ricciotti:

1Cronache 16:37

Davide lasciò adunque dinanzi all'arca dell'alleanza del Signore Asaf e i suoi fratelli, perchè servissero sempre, ogni giorno, al cospetto dell'arca secondo i loro turni.

Tintori:

1Cronache 16:37

Poi David lasciò lì, davanti all'arca dell'alleanza del Signore, Asaf e i suoi fratelli, a prestar di continuo servizio dinanzi all'arca, ogni giorno, e ciascuno a suo turno;

Martini:

1Cronache 16:37

Davidde adunque lasciò ivi dinanzi all'arca del testamento del Signore Asaph, e i suoi fratelli, perchè adempissero di continuo il lor ministero dinanzi all'arca di per di, secondo il lor turno.

Diodati:

1Cronache 16:37

DAVIDE adunque lasciò quivi, davanti all'Arca del Patto del Signore, Asaf e i suoi fratelli, per ministrar del continuo davanti all'Arca, giorno per giorno del continuo.

Commentario abbreviato:

1Cronache 16:37

Versetti 37-43

L'adorazione di Dio dovrebbe essere il lavoro di ogni giorno. Davide lo mise in ordine. A Gerusalemme, dove si trovava l'arca, Asaf e i suoi fratelli dovevano officiare continuamente davanti all'arca con canti di lode. Lì non si offrivano sacrifici né si bruciava incenso, perché non c'erano gli altari; ma le preghiere di Davide erano rivolte come incenso e l'elevazione delle sue mani come sacrificio della sera. Così presto il culto spirituale prese il posto di quello cerimoniale. Tuttavia il culto cerimoniale, essendo di istituzione divina, non doveva assolutamente essere tralasciato; perciò a Gabaon, agli altari, partecipavano i sacerdoti, poiché il loro compito era quello di sacrificare e bruciare incenso; e questo lo facevano continuamente, mattina e sera, secondo la legge di Mosè. Poiché le cerimonie erano tipi della mediazione di Cristo, la loro osservanza era di grande importanza. La presenza dei suoi ministri designati è giusta di per sé e incoraggia il popolo.

Riferimenti incrociati:

1Cronache 16:37

1Cron 16:4-6; 15:17-24; 25:1-6
2Cron 8:14; Esd 3:4

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